Molte volte penso al tempo, un concetto (ma è un concetto?) centrale per la comprensione di noi stessi e del mondo. Lo è stato per me. Lo è stato per un grande filosofo come Walter Benjamin, la cui filosofia è anche una riflessione ininterrotta sul tempo. Un passo di Benjamin, che ho citato qui, è sorprendentemente simile a quello contenuto
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Bernard, capace di legare mare aria e terra all’anima dell’uomo e ai nostri tempi bui, capace di raccontare le tue profondità con la dolcezza della linea dell’orizzonte, è con le tue stesse parole che voglio tenerti presente nella scia della barca della mia vita. “Vento, mare, barca e vele formano un tutto unico, compatto e diffuso, senza principio né fine,
In macchina per andare a scuola, a lavorare, a fare la spesa; in macchina per fare l’amore (c’è anche un sito con le istruzioni… roba da non crederci) e in macchina per litigare. Il mondo è il film che scorre dietro i finestrini, le nostre gambe e le nostre braccia sono una protesi del mezzo meccanico sinomimo di progresso e
Originariamente pubblicata su Comment e subito ripresa da Open Road (Canada) e Peace News (Inghilterra), questa “lettera aperta al movimento ecologista” scritta nel 1980 da Murray Bookchin (1921-2006) è stata tradotta in italiano da “A. Rivista anarchica“. Altri scritti del filosofo libertario statunitense in italiano li trovate sulla pagina di anarcopedia a lui dedicata. Murray Bookchin negli anni ’50 fu
In un articolo di Oreste Pivetta su “l’Unità” del 13 maggio 2012 si spera nel caro benzina per un cambiamento delle politiche ciclabili del paese e si menziona quel cambiamento di mentalità e di cultura cui è dedicato il libro di Ivan Illich che l’autore cita più volte. Non penso che il problema dell’automobile, che racchiude in sè lo sfruttamento
Un articolo di André Gorz pubblicato nel 1973 sul mensile ecologista “Le Sauvage” è ancora capace di fare breccia nella demagogia dei politici e nella realtà sintetica delle nostre megalopoli, mostrandoci non solo l’ineguaglianza intrinseca al mezzo “automobile”, il suo carattere di pericolosità ambientale e sociale, ma soprattutto la dipendenza radicale della nostra società dall’automobile.
AA.VV., Bici batte auto. Creativi & guerrieri urbani su due ruote, Shake edizioni, 2008, no copyright. Un dvd e un libro di produzione italo-americana, che contiene circa 3 ore di video ed articoli di attivisti milanesi, romani ed americani. Il tema è quello del fenomeno del ciclismo urbano e della controcultura ciclistica tra fine anni ’90 e primi ’00. Gli
Eben Weiss, Bike snob. Manifesto per un nuovo ordine universale della bicicletta, 2010, Elliot Un libro scorrevole e divertente che passa in rassegna il fenomeno del ciclismo urbano e descrive il “sottoinsiemi di ciclisti” a cui il rinascimento ciclistico degli ultimi 10-20 anni ha dato luogo, ormai (finalmente) anche qui in Italia: il corridore, il mountai biker, il ciclocrossista, il